Rosolia, epidemia in Giappone: superati gli 8 mila casi

Sono oltre 8.500 i casi di rosolia confermati in Giappone, al 29 maggio 2013. Erano stati 2.392 nel 2012, anno d’inizio dell’epidemia, e meno di 400 nel 2010.

Sono oltre 8.500 i casi di rosolia confermati in Giappone, al 29 maggio 2013. Erano stati 2.392 nel 2012, anno d’inizio dell’epidemia, e meno di 400 nel 2010.

La vaccinazione contro la rosolia (Mpr) è stata introdotta in Giappone nel 1979. Attualmente, la copertura è del 95 per cento nei bambini di 1 anno, e del 93 per cento tra i bambini di 5-6 anni, ma è rimasta insufficiente (73-86 per cento) tra i giovani adulti (20-40 anni), in particolare tra i maschi: è questa, infatti, la popolazione più colpita (nove casi su dieci) dall’epidemia.

Sono invece stati diecii casi di bambini nati con la sindrome da rosolia congenita: le madri non erano state vaccinate o si ignora se abbiano eseguito le vaccinazioni.

L’epidemia sta colpendo soprattutto le aree di Tokio, Osaka, Kanagawa e Kagoschima. Ci si attende l’ulteriore aumento dei casi nell’estate.

Il Cdc (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) raccomanda ai viaggiatori internazionali un’adeguata protezione vaccinale prima di entrare nelle aree a rischio.

MC/AF

Fonti / Bibliografia