Il morbillo uccide un’adolescente nei Paesi Bassi

Una ragazza di 17 anni è morta nell’ultimo weekend di ottobre nei Paesi Bassi, per complicazioni da morbillo, malattia per cui non era stata vaccinata.

Nei Paesi Bassi, da maggio 2013, è in corso un’epidemia di morbillo (già segnalata da VaccinarSì nel luglio scorso). La zona colpita è quella della “Bible belt”, area abitata prevalentemente da comunità protestanti conservatrici, in cui il rifiuto di vaccinare i bambini ha fatto scendere la copertura del vaccino sotto il 90 per cento. L’età più colpita, infatti, è stata quella tra 4 e 12 anni.

Finora sono state colpite oltre duemila persone, con 121 ricoveri, inclusi 61 casi ci polmonite e uno di encefalite.

Secondo il giornale The Amsterdam Herald, i leader politici della comunità protestante si sono opposti duramente alla richiesta del Primo ministro olandese di rinunciare all’obiezione alla vaccinazione, affermando che non sta ai politici stabilire quale sia la “volontà di Dio”.

Sempre The Amsterdam Herald riporta la dichiarazione del direttore del Centro per il controllo delle malattie infettive dell’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente (Rivm): secondo il direttore Roel Coutinho, rendere la vaccinazione obbligatoria rafforzerebbe l’opposizione dei genitori, perché potrebbero sentirsi forzati dallo Stato ad andare contro la propria coscienza.

Fonti / Bibliografia