Europa a rischio poliomielite?

Secondo la rivista scientifica Nature, l’Europa ha abbassato la guardia sulla poliomielite. La malattia, però, torna a farsi viva ai suoi confini.

La regione europea, dal Portogallo alla Russia, è stata dichiarata libera dalla poliomielite (“poliofree”) dall’Organizzazione mondiale della salute (Oms) nel 2002. Gran parte dei cittadini europei, grazie alle campagne vaccinali dei decenni scorsi, non hanno mai visto questa malattia e i suoi effetti.

Tuttavia, la poliomielite ricompare ora nei Paesi confinanti. Israele, nazione con ampi scambi di viaggiatori da e verso l’Europa; oppure la Siria, da cui partono anche per l’Italia milioni di rifugiati in fuga dalla guerra civile. Desta quindi preoccupazione il fatto che nazioni “moderne” come Germania e Regno Unito si trovino con coperture vaccinali insufficienti contro questa malattia.

Il rischio della comparsa della poliomielite in Europa è ormai considerato reale. Su VaccinarSì abbiamo riferito nei mesi scorsi della poliomielite in Israele, Siria, Somalia, Sudan, Pakistan. Ma sono solo alcune delle 125 nazioni del mondo in cui la malattia paralizza ogni anno circa 350 mila bambini.

«Il rischio che casi importanti passino inosservati e si diffondano prima di causare un’epidemia è davvero reale – spiega, al Nature, Marc Sprenger, direttore del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) – Gli europei vaccinati sono protetti, ma in molti Paesi, comprese Ucraina e Romania e molte delle nazioni più ricche, le vaccinazioni sono sotto il livello ottimale. Fino a 12 milioni di bambini dell’Unione Europea non sono infatti vaccinati contro la poliomielite».

Oms, Report of the 27th Meeting of the European Regional Certification Commission for Poliomyelitis Eradication (2013)

Fonti / Bibliografia

Declan Butler. Polio risk looms over Europe. Nature, 29 October 2013