Un modello per predire i virus dell’influenza

Si programmeranno in anticipo i vaccini per la stagione influenzale.

La ricerca è frutto della collaborazione delle Università di Colonia e della Columbia University, ed è stata pubblicata su Nature. Il modello matematico, sviluppato per predire, da un anno all’altro, i virus destinati a diffondersi, permetterà di capire quali inserire nel vaccino.

I virus influenzali sono caratterizzati da una rapida evoluzione, che li porta a modificarsi di anno in anno. Queste modifiche riguardano soprattutto la componente dei recettori presenti sulla loro superficie, importanti perché, riconosciuti dal sistema immunitario, diventano poi bersaglio degli anticorpi.

Il principio adottato dai ricercatori è quello della classica teoria darwiniana: sopravvive chi si adatta di più. In pratica, tra i tanti ceppi di virus nati in ogni stagione, si crea una competizione: “vince” quello che, grazie alle nuove mutazioni, riesce a sfuggire di più al sistema immunitario umano. Queste mutazioni, però, non devono compromettere le funzioni essenziali del virus, come la capacità di moltiplicarsi: è necessario quindi mantenere intatte alcune componenti.

Studiando il genoma virale, e tenendo conto dei due fattori di “innovazione” e “conservazione”, i ricercatori hanno creato un modello per individuare i virus destinati a prevalere, e a provocare le epidemie influenzali. Per farlo, sono partiti dalle mutazioni annuali (lo studio ha considerato virus dell’influenza di tipo A/H3N2, dal 1968 al 2012), e hanno costruito un albero genealogico capace di suggerire le generazioni successive.

MC/AF

Fonti / Bibliografia

Nature, 2014 - A predictive fitness model for influenza