​Difterite nel mondo: poco conosciuta ma ancora molto diffusa (e pericolosa)

Molti potrebbero pensare che la difterite sia scomparsa dalla faccia della Terra e che di questa malattia non si ammali o, meglio ancora, non muoia più nessuno. Purtroppo non è così. Nell’ultimo anno infatti in tutto il mondo sono stati notificati numerosi casi di malattia, in particolare in Bangladesh, Yemen, Haiti, Venezuela e Indonesia.

In Bangladesh in un periodo poco superiore ad un mese (8 novembre – 17 dicembre 2017) si sono verificati 1326 casi, di cui 19 mortali. È stata colpita principalmente la popolazione pediatrica appartenente al gruppo etnico dei Rohingya, proveniente dal Myanmar e rifugiata nel vicino Bangladesh.

In Yemen dal 13 Agosto al 21 Dicembre 2017  sono stati registrati 333 casi sospetti con 35 morti morti;14  erano bambini sotto i 5 anni.

Haiti ha registrato nel 2017 un numero inferiore di casi rispetto all’anno precedente, ma la situazione desta ancora qualche preoccupazione: sono stati riportati 172 casi probabili di difterite, il 76% dei quali in bambini con meno di 1 anno di età; l’89% dei soggetti non era stato vaccinato oppure presentava uno stato vaccinale ignoto.

In Venezuela invece l’epidemia ha interessato 24 Stati del Paese, facendo registrare nel 2016 324 casi probabili di difterite e nel 2017 609 casi, 21% dei quali ad esito infausto. A differenza degli altri Paesi, il 72% delle persone colpite aveva un’età superiore a 11 anni.

Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, in contrapposizione a quanto accaduto negli anni precedenti, negli ultimi due anni in Indonesia si è assistito ad un incremento del numero di casi: nel 2016 ne sono stati registrati 415, di cui 24 mortali, mentre nel 2017 i casi sono stati 591, di cui 32 mortali.

In Indonesia (in particolar modo a Jakarta e nelle due provincie vicine), Bangladesh, Yemen e Venezuela sono state avviate delle campagne vaccinali straordinarie con l’obiettivo di prevenire la diffusione della malattia.

Il panorama europeo ed italiano

Queste situazioni sembrano molto distanti dalla nostra realtà, ma negli ultimi anni la difterite ha provocato due morti anche in Unione Europea: il primo si è verificato nel 2015 ed ha colpito un bambino spagnolo di 6 anni, l’altro è avvenuto l’anno successivo ed ha coinvolto una bambina di 3 anni nata in Belgio da genitori ceceni. Entrambi i bambini non erano stati vaccinati.

Secondo i dati dell’European Centre for Disease prevention and Control (ECDC), nel periodo 2009-2014 sono stati notificati 140 casi, di cui 79 da C. diphtheriae (76 confermati e 3 sospetti).

In Italia non sono stati più registrati casi di difterite da C. diphtheriae produttore di tossina dal 1996.

Nel periodo 2000-2014 l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha però confermato due casi di difterite causati da C. ulcerans e segnalati nel Nord Italia. Dal 2015 ad oggi si è assistito ad un aumento delle segnalazioni di infezioni causate da C. diphtheriae. In totale sono stati notificati 8 casi tra i quali 1, segnalato nel 2016 nel Nord Italia, dovuto a C. diphtheriae produttore di tossina responsabile di difterite cutanea. Tutti gli altri casi erano dovuti a ceppi di C. diphtheriae non produttori di tossina difterica. Solo 2 degli 8 casi segnalati riguardavano italiani, di cui uno aveva effettuato un viaggio recente nelle Filippine.

Fonti / Bibliografia