Pubblicato il rapporto Ecdc sulle malattie infettive in Europa

Il morbillo provoca 8 decessi e 23 casi di encefalite acuta.

L’Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) ha pubblicato il report 2013 sulle malattie infettive in Europa (comprendente i Paesi dell’Unione europea e altre nazioni europee, come la Norvegia) con i dati del 2011-2012. Quando il dato sulla vaccinazione era disponibile, si è visto che i soggetti ammalati frequentemente non erano vaccinati o erano stati vaccinati in modo incompleto.

Criticità per l’Italia su morbillo, rosolia, parotite e tetano. Di seguito, gli approfondimenti per alcune malattie:

  • Morbillo: oltre 32 mila i casi in Europa nel 2011, più colpiti i bambini di 0-14 anni. Al primo posto la Francia, con quasi la metà dei casi. Seconda l’Italia con oltre 5 mila casi, terza la Romania (oltre 4 mila). In tutti questi Paesi i casi sono aumentati rispetto al 2010: triplicati in Francia, quasi raddoppiati in Italia, e 22 volte superiori in Romania. Anche la Spagna non se la passa bene, con il numero di malati decuplicato. In generale, oltre otto casi di morbillo su dieci risultavano non vaccinati; 8 i decessi, 23 i casi complicati con encefalite acuta. La situazione non migliora con l’ultimo report dedicato al morbillo, che analizza i dati dal novembre 2012 all’ottobre 2013. Dei 12 mila casi segnalati, uno su quattro è a carico dell’Italia (circa 3400), che sale così al primo posto. Il 96 per cento non era stato vaccinato o aveva ricevuto solo una dose di vaccino. Ricordiamo che il morbillo è una delle malattie che l’Organizzazione mondiale della sanità vorrebbe eliminare dall’Europa entro il 2015, ma la situazione è resa critica dalle continue epidemie (già segnalate da Vaccinarsì).
  • Parotite: oltre 12 mila casi, soprattutto negli adolescenti tra 15-24 anni. Quinto posto per l’Italia, con 758 casi, dopo Repubblica Ceca, Regno Unito, Polonia e Spagna. Anche per la parotite, in almeno quattro casi su dieci si trattava di soggetti non vaccinati.
  • Pertosse: quasi 20 mila casi, un quarto dei quali nei Paesi Bassi, nazione con più segnalazioni, seguita dalla Norvegia; dal 2007 nei due Paesi si trova la metà dei casi europei. Decima l’Italia, con “solo” 348 casi. Maggiormente colpita la fascia d’età di 0-14 anni.
  • Rosolia: sono stati 8400 i malati di rosolia, quasi tutti in Polonia e Romania. Terza l’Italia, con 104 casi, dove però un terzo delle donne è a rischio. La rosolia ha fatto ammalare soprattutto bambini e giovani tra 0 e 24 anni. Nell’ultimo report dedicato, con dati tra novembre 2012 e ottobre 2013 (assente l’Italia), vengono segnalati i quasi 39 mila casi dalla Polonia, dove si è verificata un’imponente epidemia nazionale. L’Organizzazione mondiale della sanità si è posta l’obiettivo di eliminare la rosolia dall’Europa entro il 2015;
  • Tetano: dei 148 casi del 2011, quattro su dieci sono italiani, la nazione con più casi in Europa. I più colpiti gli ultra sessantacinquenni, probabilmente per una minore protezione vaccinale;
  • Difterite: appena 20 casi nel 2011, soprattutto tra Lettonia, Germania e Francia. Nessun caso in Italia. La circolazione in Europa del batterio della difterite è stata interrotta grazie all’alto livello di vaccinazione. La difterite rimane però una malattia importante ai confini europei, in Russia e nelle nazioni dell’ex Unione sovietica, come anche in Asia, Africa e Sud America (nel complesso, sono però stati solo 4 i casi importati).
  • Poliomielite: nessun caso in Europa, nel 2011, anche se Grecia, Bosnia, Romania e Ucraina sono state classificate ad altro rischio di diffusione in caso di importazione, per i bassi livelli di immunità o per sistemi di sorveglianza poco efficienti. La poliomielite è infatti attiva ai confini europei.
  • Haemophilus Influenzae di tipo B: tutti gli Stati dell’Unione europea hanno inserito il vaccino contro l’emofilo nel calendario vaccinale, permettendo la continua diminuzione dei casi. Dei 2146 ammalati del 2011, 47 sono italiani. I valori più alti si hanno nel Regno Unito (746), Francia (492) e Svezia (203). Colpiti maggiormente i bambini sotto i cinque anni e gli anziani sopra i 65.

Il report contiene informazioni anche su malattia invasiva da meningococco e pneumocco, epatite B, epatite A, influenza, rabbia, febbre gialla e tubercolosi.

Fonti / Bibliografia

ECDC, Annual Epidemiological Report 2013