Protezione contro l’epatite B è di lunga durata

Non serve richiamo negli adolescenti vaccinati da bambini.

Sono ancora limitate le conoscenze sulla protezione dopo vaccinazione contro l’epatite B svolta in età pediatrica. Per questo si stanno effettuando studi per valutare la durata del titolo anticorpale, ovvero per quanto tempo la concentrazione di anticorpi protettivi nel sangue rimane a livelli adeguati.

Su numero di giugno di Pediatrics, è stato pubblicato uno studio effettuato da un team di ricercatori americani.

Sono stati considerati 432 adolescenti vaccinati (16-19 anni), suddivisi in due gruppi: chi aveva ricevuto la prima dose di vaccino entro i sette giorni dalla nascita, e chi aveva iniziato il ciclo dopo la quarta settimana di vita, completando il ciclo entro l’anno d’età. È stato quindi misurato il livello di anticorpi protettivi, rivalutandolo dopo due settimane da una dose di “richiamo” (con dosaggio da 10 o da 20 microgrammi).

I risultati hanno confermato che solo un quarto degli adolescenti aveva una buona copertura (livelli di anticorpi superiori a 10 unità/millilitro) già alla prima analisi. Dopo il richiamo, invece, la percentuale saliva al 92 per cento, indipendentemente dal dosaggio.

Secondo gli autori dello studio, la risposta elevata al richiamo conferma come la protezione contro la malattia sia prolungata nel tempo; non ritengono perciò necessario aggiungere una dose di richiamo per gli adolescenti nei calendari vaccinali. Consigliano, invece, di effettuare indagini simili su popolazioni adulte.

CA/AF

Fonti / Bibliografia

Pediatrics, 2014, n. 6 (133) - Duration of Protection After Infant Hepatitis B Vaccination Series