L’Italia guiderà le strategie vaccinali mondiali

L’incarico assegnato per i prossimi cinque anni dalla Global Health Security Agenda.

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin, accompagnato dal presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Sergio Pecorelli, ha partecipato al summit mondiale “Global Health Security Agenda” (Ghsa), che si è tenuto il 26 settembre presso la Casa Bianca. Nella Ghsa si sono discussi di temi di salute globale, in particolare le emergenze infettive come l’ebola, allo scopo di incentivare la collaborazione tra le nazioni.

Al termine del summit, l’Italia ha ricevuto l’incarico di guidare le strategie e le campagne vaccinali mondiali per i prossimi cinque anni.

«È un importante riconoscimento scientifico e culturale all’Italia, soprattutto in questo momento in cui stanno crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini – ha dichiarato Sergio Pecorelli – Dobbiamo intensificare le campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni. Si tratta di un’operazione che l’Italia intende condurre con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori».

Il ruolo di capofila dell’Italia in campo vaccinale era già stato deciso in estate, durante il vertice di Giakarta. Il compito assegnato è rilevante: si tratta di predisporre i piani per attuare, monitorare le attività di vaccinazioni nelle diverse regioni mondiali. Cruciale, a tal fine, il ruolo giocato dall’educazione e dalla comunicazione.

«Sul tema della salute dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale - ha dichiarato il ministro Beatrice Lorenzin – Il tema dei vaccini sarà una delle priorità durante il semestre italiano di Presidenza Europea. Il nostro Paese si trova al centro dell’area mediterranea e le molte crisi internazionali hanno portato a nuovi imponenti flussi migratori. È necessario rafforzare i controlli nei confronti di malattie endemiche riemergenti come polio, tubercolosi, meningite o morbillo. Se vogliamo evitare il collasso dei sistemi sanitari del Vecchio Continente dobbiamo rafforzare i processi di vaccinazione verso tutte le persone che vivono in Europa».

MC/AF

Fonti / Bibliografia