Congresso Siti 2014, presentato il nuovo Calendario per la Vita

La proposta aggiornata alla luce delle ultime conoscenze scientifiche.

Dopo due anni dalla prima edizione, arriva il nuovo Calendario per la Vita, che racchiude tutta l'offerta vaccinale nazionale, dall'infanzia alla terza età. Nasce grazie alla collaborazione delle principali società scientifiche italiane che si occupano di vaccinazioni e di cure primarie: Società italiana di igiene (SItI), Società italiana di pediatria (Sip), Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). 

"Dal 2012, il Calendario per la Vita è diventato punto di riferimento riconosciuto da istituzioni nazionali e locali nel settore delle vaccinazioni, tanto da costituire la base esplicitamente citata di molte delibere di proposta di nuovi piani e calendari vaccinali Regionali e linea di indirizzo sulle ‘best practices’ in ambito di offerta vaccinale - spiega Paolo Bonanni, dell'Università di Firenze - Peraltro, nell’indicare le buone pratiche vaccinali, le società scientifiche e professionali pongono in essere un'efficace azione di prevenzione e di tutela giudiziaria per tutti i professionisti delle vaccinazioni". 

L'ambito delle vaccinazioni è in continua evoluzione, grazie alla ricerca scientifica che porta sempre nuove conoscenze e scopre ulteriori vaccini contro malattie infettive ancora rilevanti per la società. Per questo motivo è necessario avere raccomandazioni aggiornate per organizzare le vaccinazioni nel modo più opportuno e sicuro. Nel nuovo Calendario, dunque, ecco che trovano posto le ultime indicazioni sulla vaccinazione anti-pneumococco negli adulti a rischio, l'abbassamento dell’età per la vaccinazione antinfluenzale, e la vaccinazione anti-meningococco B

"La nostra iniziativa si è posta di fronte alle istituzioni - conclude Bonanni - con spirito di affiancamento costruttivo, volendo rappresentare uno stimolo a un'offerta vaccinale sempre più completa, a vantaggio della salute della nostra popolazione pediatrica, adolescente, adulta e anziana, lasciando all’ambito decisionale centrale e regionale la valutazione su tempi, modalità, risorse e organizzazione, atti a dare concreta attuazione a quanto proposto".

MC/AF