Online il nuovo sito sulla sorveglianza delle Malattie batteriche invasive

Disponibili il rapporto e il protocollo di sorveglianza del 2014.

Inaugurato il nuovo sito dell’Istituto superiore di sanità (Iss) dedicato alla sorveglianza delle malattie batteriche invasive (Mib). Per l’occasione sono stati pubblicati il rapporto sulle Mib aggiornato a maggio e il nuovo protocollo di sorveglianza 2014.

Secondo il rapporto sulla sorveglianza delle Malattie batteriche invasive, nel 2013 sono stati segnalati 963 casi di malattia invasiva da pneumococco, 162 da meningococco e 78 da emofilo. I casi sono in lieve aumento rispetto agli anni precedenti.

Le infezioni da pneumococco colpiscono prevalentemente i bambini al di sotto dell’anno di età e gli anziani. In quest’ultima categoria, in particolare, è salito il numero di casi. Viene riscontrato, inoltre, l’incremento di infezioni da parte di nuovi ceppi non inclusi nel vaccino 13-valente.

Per quanto riguarda il meningococco, i quadri clinici di maggiore gravità – come sepsi e meningiti – si manifestano soprattutto nelle classi di età più colpite, ovvero bambini sotto i quattro anni di età (primo anno di vita). Il più frequente, in aumento rispetto agli anni precedenti, è il meningococco B, che nel 2013 ha provocato due casi su tre. Il meningococco C, invece, interessa un caso ogni sei.

Per quanto riguarda l’emofilo, crescono i casi nel primo anno di vita e negli anziani. Tuttavia, quelli da emofilo B, prevenibili con la vaccinazione, sono rari.

Il nuovo protocollo aggiornato al 2014 introduce delle novità nel sistema di sorveglianza. Le definizioni dei casi di infezioni sono state adeguate a quelle europee del 2012. I laboratori responsabili dell’identificazione dei batteri ricevono protocolli standardizzati, e vengono affiancati da un laboratorio di riferimento dell’Iss (Istituto superiore di sanità). Viene valutata inoltre la possibilità di acquisire le segnalazioni attraverso sistemi informatici.

Secondo il commento di Paolo D’Ancona, del reparto Epidemiologia delle malattie infettive dell’Iss, sono in diminuzione i casi di infezione da parte di batteri prevenibili con la vaccinazione. Tuttavia, è necessario aumentare gli sforzi per innalzare le coperture e proteggere il maggior numero di soggetti nelle categorie a rischio. Questo vale in particolar modo per la vaccinazione anti-pneumococco nell’anziano. Inoltre, il potenziamento dei sistemi di sorveglianza è di importanza vitale per conoscere i ceppi batterici responsabili delle infezioni, stabilire l’esatta quota di casi prevenibili con le vaccinazioni e rilevare l’eventuale aumento di sierotipi non presenti nel vaccino attualmente utilizzato (cosiddetto fenomeno del “rimpiazzo dei sierotipi” o “replacement”).

PA/AF

Da sinistra a destra: meningococco, pneumococco, emofilo

Fonti / Bibliografia