L’Ordine dei medici di Brindisi invita i sindaci della Provincia alla prendere posizione.
Dopo aver inizialmente concesso il patrocinio a un convegno della sezione regionale di un’associazione, notoriamente contraria alle vaccinazioni, il Comune di Ascoli Piceno fa un passo indietro. La motivazione? Il convegno «ha un contenuto diverso» da quello dichiarato. Nel programma presentato nella richiesta di patrocinio, infatti, si parla di «divulgazione di informazioni scientifiche sui vaccini». Secondo il Comune, ciò presupponeva «la volontà di fornire ai cittadini un’informazione oggettiva, intendendo per tale quella prevista dal Ministero della Salute, ove si parla di effetti collaterali conosciuti, senza tralasciare di ricordare come la vaccinazione rappresenti uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica».
Il Comune di Ascoli Piceno, quindi, ritiene di non poter più appoggiare un’iniziativa che «non risponde ai principi di scientificità e di oggettività di informazione che sono prerogative indiscutibili di questa Amministrazione nei confronti dei cittadini, e sulla base dei quali era stato inteso e concesso il patrocinio».
In Puglia, invece, l’Ordine di medici, chirurghi e odontoiatri scrive ai sindaci della Provincia di Brindisi, invitandoli, in quanto autorità sanitarie locali, a prendere posizione contro la disinformazione delle associazioni antivaccinazioni. Queste, infatti, «omettono o addirittura contestano l’evidenza scientifica… la strategia comunicativa è basata sull’enfatizzazione degli sporadici eventi avversi segnalati dopo la vaccinazione». Si chiede, quindi, che le amministrazioni locali non patrocinino né prestino gratuitamente i locali pubblici a tali iniziative, in quanto la «riduzione dell’adesione alle campagne vaccinali potrebbe costituire una importante minaccia per la salute della popolazione». Un’iniziativa simile era stata presa, in passato, dall’Ordine dei medici di Padova.
MC/AF