Ebola: ultimi aggiornamenti

Inizia la sperimentazione umana per due possibili vaccini.


L’epidemia

Da dicembre 2013 è in corso un'epidemia da virus Ebola, che è partita dall'Africa Occidentale. Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che risale al 17 ottobre, sono stati segnalati 9.216 casi sospetti, probabili e/o confermati e 4.555 decessi.

I paesi in cui è in corso l'epidemia sono Guinea, Liberia e Sierra Leone. Sotto controllo la diffusione del virus in Nigeria, Spagna e Stati Uniti. In Senegal, in particolare, la propagazione dell'ebola sembra essersi fermata.

Ecdc, mappa dei casi in Africa (aggiornamento 16 ottobre)

Il virus

Il virus dell'Ebola (Ebv) appartiene al genere dei Filovirus. Sono stati identificati quattro sottotipi patogeni per l'uomo e per la scimmia, con differente distribuzione geografica: Zaire, Sudan, Ivory Coast e Bundibugyo.

Il virus Ebola al microscopio elettronico

Come si trasmette

La trasmissione da uomo a uomo può avvenire attraverso il contatto con fluidi biologici infetti come sangue, saliva, urina e vomito da soggetti malati o deceduti, o da oggetti inanimati. Il passaggio del virus avviene attraverso cute non integra e mucose.

La trasmissione per via sessuale può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione a causa della prolungata permanenza del virus nello sperma.

A rischio anche i contatti con animali infetti morti o viventi – ad esempio, primati (scimmie e scimpanzé), pipistrelli, antilopi, istrici – e l’attività di caccia e macellazione di animali selvatici.

L'Oms rassicura che il rischio di contrarre l'infezione nel corso di un viaggio in aereo è molto basso.

I sintomi

L'incubazione può durare da 2 a 21 giorni. I primi sintomi sono febbre, mal di testa, senso di affaticamento, dolori muscolari e articolari. Con il progredire della malattia compaiono nausea, vomito, diarrea, e sanguinamenti diffusi. Gradualmente vengono danneggiati diversi organi e apparati, come il fegato, i reni, i polmoni e il cervello.

La mortalità dipende dal sottotipo di virus causa dell'infezione. Per l'epidemia attualmente in atto è pari al 50-70 per cento.

Soggetti rimpatriati dall'Africa (fonte Ecdc). Evd: ebola virus disease

I vaccini in sperimentazione

Al momento non esistono medicinali o vaccini autorizzati specifici per la Malattia da Ebv. Tuttavia, negli ultimi mesi è stata avviata la sperimentazione umana per due nuovi vaccini.

Il primo è contrassegnato dalla sigla CAd3-ZEBOV. Ideato a Pomezia, è stato sviluppato dalla casa farmaceutica GlaxoSmithKline in collaborazione con l'Us National Institute of Allergy and Infectious Diseases. Il vaccino sfrutta un adenovirus di scimpanzé che contiene frammenti di materiale genetico del virus dell’Ebola.

Il secondo vaccino, il Vsv-ZEBOV, è stato sviluppato dalla Public health agency of Canada in Winnipeg. Il vaccino sfrutta il virus della stomatite vescicolare; uno dei suoi geni è stato sostituito da un gene del virus dell'Ebola.

PA/MC

Fonti / Bibliografia