Ricompaiono i focolai di morbillo in America

Eradicazione a rischio, l’Oms: "Intensificare gli sforzi per aumentare le coperture vaccinali".

In un comunicato del febbraio scorso, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la Pan american health organization (Paho) hanno posto l’attenzione sulla recente ricomparsa di focolai di morbillo nel continente americano.

Il vaccino contro il morbillo è stato adottato in America cinquant’anni fa. Dal 2002, grazie alle elevate coperture vaccinali, il continente è stato considerato virtualmente libero dalla malattia: non si erano infatti più verificati casi di contagio endemico.

Attualmente le coperture sono diminuite, e i casi importati mettono a repentaglio il traguardo raggiunto. Si stima che nel continente americano, a partire dal 2003, i casi arrivati dagli altri Paesi ammontino a circa 5 mila.

Dall’inizio di quest’anno, nell’intero continente, 147 persone si sono ammalate di morbillo. Di questi, 121 provengono dagli Stati Uniti, dal focolaio verificatosi nel parco divertimenti Disneyland, in California. Ventuno si sono verificati in Brasile, da un più ampio focolaio innescato nel 2013 che ha coinvolto in totale settecento persone. Gli altri casi sono stati segnalati in Canada, e in Messico.

«Gli attuali focolai indicano lacune nel livello di vaccinazione, che potrebbero consentire al morbillo e ad altre malattie prevenibili di riprendere piede e diffondersi nel nostro emisfero – ha spiegato Cuauhtemoc Ruiz, capo del programma di vaccinazione del Paho/Oms – Mantenere alto il livello di copertura vaccinale è la chiave per prevenire e fermare i focolaio e proteggere la nostra popolazione dalla costante minaccia di casi importati».

Una commissione internazionale era già attiva nella raccolta dei dati a sostegno della formale dichiarazione di eradicazione del morbillo dalle Americhe. I dati recenti attestano un passo indietro, che allontana l’obiettivo e impone di mantenere alta la guardia.

CB/AF

Fonti / Bibliografia

Oms/Paho - Recent meales outbreaks point to gaps in elimination efforts in the Americas