Vaccino contro l’Ebola ottiene risposta del sistema immunitario.

Positivi i primi dati di efficacia e sicurezza della sperimentazione in corso.

Sono stati pubblicati sul New England journal of medicine i risultati preliminari di uno studio riguardante lo sviluppo di un possibile vaccino anti-ebola.

Si tratta di un vaccino che utilizza il virus vivo della stomatite vescicolare (Vsv, che normalmente non colpisce l’uomo), per veicolare il dna dell’ebolavirus e indurre così una risposta immunitaria.

La sperimentazione, che al momento si trova nella prima fase, sta dando risultati promettenti: «I primi dati mostrano che il vaccino stimola il sistema immunitario se assunto entro un certo intervallo di dosaggio – spiegano gli autori, membri del “Vsv-ebola consortium” creato dall’Oms – in seguito, il livello di anticorpi (titolo anticorpale) tende a crescere con l’aumentare della dose».

I ricercatori hanno condotti tre studi paralleli su 158 volontari adulti sani, africani ed europei, 150 dei quali hanno assunto il vaccino, mentre otto il placebo. Tra i vaccinati non si è verificato alcun evento avverso grave, mentre gli eventi lievi o moderati sono stati comuni ma transitori. In uno dei tre studi, una persona su cinque ha sviluppato un’artrite che durava per una mediana di otto giorni, mentre circa un terzo del totale dei vaccinati ha avuto febbre.

Secondo gli autori dello studio, i risultati dopo una singola dose «giustificano ulteriori valutazioni di sicurezza ed efficacia – e continuano – La disseminazione del virus a cute e articolazioni osservata in alcuni partecipanti è controbilanciata dal possibile beneficio offerto da questo vaccino nel potenziale controllo dell’epidemia di ebola».

CB/AF

Fonti / Bibliografia