Negli Usa, meno genitori rifiutano le vaccinazioni

I risultati di un sondaggio svolto tra i medici statunitensi.

Nella prima metà del 2015, quasi 200 americani si sono ammalati di morbillo. Per i due terzi di questi il contagio è partito dal parco di Disneyland in California. L'onda emotiva provocata dall'epidemia sembra aver aumentato la disponibilità dei genitori a far vaccinare i propri figli: per confermarlo, il sito Medscape ha inviato un questionario a quasi 1600 operatori sanitari coinvolti direttamente nelle vaccinazioni.

Secondo i risultati del questionario, l'epidemia di morbillo avrebbe effettivamente contribuito a diminuire l'opposizione verso il vaccino Mpr (per il 38 per cento di chi ha risposto) e i vaccini in generale (42 per cento), anche se per un terzo degli operatori sanitari non ci sarebbe stato alcun cambiamento nei genitori.

Gli Stati dell'ovest, inoltre, cioè quelli più vicini alla California, sembrano essere quelli in cui l'opposizione è scesa di più (circa un 10 per cento di differenza rispetto al resto degli Usa). In parte, potrebbe aver contribuito la recente legge californiana che nega le esenzioni per motivi personali alle vaccinazioni, per cui i genitori sarebbero più disposti a vaccinare i propri figli per evitare la non ammissione alle scuole (23 per cento). Solo per un quinto dei professionisti sanitari (21 per cento) la causa sarebbe attribuibile un aumento delle conoscenze sull'argomento delle vaccinazioni.

Di sicuro, rimane ancora un diffuso scetticismo verso i vaccini, alimentato anche dal fatto che per i recenti casi di morbillo, quasi un quinto delle persone si era comunque vaccinato (anche se meno di uno su dieci aveva ricevuto la serie completa di vaccinazioni Mpr). Tra le paure che gli operatori sanitari sentono riportare più spesso ci sono il rischio elevato di complicanze (64 per cento), l'autismo (61 per cento), la presenza di componenti pericolose nei vaccini (additivi, 54 per cento), e il fatto che somministrazioni multiple possano indebolire il sistema immunitario dei bambini (45 per cento). Tra i vaccini più spesso rifiutati ci sono l'Mpr e l'anti-Hpv.

Come è stato affrontato il rifiuto delle vaccinazioni? Chiedere ai genitori quali fossero le loro preoccupazioni, e rispondendo ad esse col supporto dell'evidenza, sembra essere stato il metodo più efficace. Si tratta però di puntare su un approccio individualizzato, ovvero di evitare una risposta standard per tutti i genitori.

MC/AF


Fonti / Bibliografia

Medscape vaccine acceptance report: where do we stand?