Parte da Verona l'iniziativa #ospedalesivaccina

L'obiettivo è di aumentare l'adesione all'antinfluenzale tra il personale sanitario.

In fila, uno per uno, i primari dell'ospedale (vedi foto) "G. Fracastoro" di San Bonifacio (Azienda Ulss 20 Verona) si sono vaccinati contro l'influenza. L'iniziativa vuole smentire la convinzione che i medici non si vaccinano, e aumentare l'adesione tra il personale sanitario che, purtroppo, pur essendo una categoria a rischio (essendo a contatto coi malati può facilmente ammalarsi, ma anche contagiare), aderisce ancora poco alla prevenzione dell'influenza.

I primari dell'ospedale "G. Fracastoro", mentre viene presentata l'iniziativa

A promuovere l'iniziativa sono Giuseppina Bonavina (in foto) e Antonio Ferro, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell’Ulss20. Antonio Ferro, responsabile anche del progetto VaccinarSì, così commenta: «Contiamo che questa iniziativa, anche con l'aiuto della Società italiana di igiene e medicina preventiva (Siti) si estenda ad altri ospedali italiani, e coinvolga non solo i medici ma tutti gli operatori sanitari che ci lavorano. Fondamentale per proteggere sé stessi, ma soprattutto i pazienti in corsia: sono magari grandi anziani o persone con le difese immunitarie indebolite dalla malattia. C'è quindi il rischio, per loro, che l'influenza porti a gravi conseguenze, fino al decesso».

Proprio sul portale di VaccinarSì è stata di recente pubblicata la storia di un medico emiliano che ha voluto testimoniare le consuegenze di non essersi vaccinato con l'antifluenzale: una grave polmonite, causata dall'influenza e durata 6 mesi, l'ha portato a stare attaccato a una macchina per respirare e a rischiare la vita. 

Dal congresso nazionale della Siti dello scorso ottobre, inoltre, è partita l'iniziativa #iomivaccino, a sostegno della campagna social delle mamme #iovaccino: alcuni medici e operatori sanitari si sono vaccinati per promuovere le vaccinazioni tra i colleghi. Tra i testimonial d'eccezione, ricordiamo il presidente della Siti Carlo Signorelli, il presidente del Consiglio superiore di sanità Roberta Siliquini, e il direttore dell'Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi.

MC/AF