Sindrome influenzale: finora colpiti quasi 7,5 milioni di italiani, ma siamo al colpo di coda

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato il nuovo Rapporto Epidemiologico InfluNet, relativo alla sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali.

I principali dati relativi alla 8^ settimana del 2018 (19 – 25 febbraio 2018) sono i seguenti:

  • il numero di casi di sindrome influenzale continua a diminuire: sono stati stimati in questa settimana circa 361.000 casi (dall’inizio della sorveglianza circa 7.495.000).
  • l’incidenza, scesa sotto la soglia di “bassa intensità”, è pari a 5.9 casi per 1000 assistiti; i più colpiti rimangono i bambini sotto i 5 anni (incidenza 15.9 casi per 1000 assistiti), seguiti dai bambini tra i 5 ed i 14 anni (incidenza 8.1 casi per mille assistiti). Nei giovani adulti e negli anziani l’incidenza si attesta rispettivamente a 5.7 e 2.7 casi per 1000 assistiti.
  • In quasi tutte le Regioni italiane il livello di incidenza è sceso sotto la soglia di “bassa intensità” pari a circa 8 casi per 1000 assistiti

Intensità delle sindromi influenzali nelle diverse Regioni e incidenza per settimana. Le soglie epidemiche sono state calcolate utilizzando il Moving Epidemic Method (MEM), sviluppato dall’ECDC.

Come si evince dal grafico sottostante, nell’ottava settimana continua la discesa della curva epidemica, dopo aver raggiunto il picco nella seconda settimana del 2018. L’andamento ricalca quello verificatosi durante le stagioni 2004-2005 e 2009-2010.


Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza virologica InfluNet – Vir emerge che rimangono dominanti i ceppi di tipo B, mentre nell’ambito dei virus A prevalgono i ceppi A/H1N1pdm09. Tra i casi gravi e severi invece, soprattutto fra i decessi, circa la metà dei casi sono causati dal virus A/H1N1pdm09.

Monitoraggio dei casi gravi

Dall’inizio della sorveglianza (settembre) sono stati segnalati 652 casi gravi e 134 decessi. Per la prima volta dalla stagione 2009-2010 tutte le regioni, escluso il Molise, hanno riportato la presenza di casi gravi confermati di influenza ricoverati in terapia intensiva.

Dei 652 casi gravi, l’84% presentavano almeno una condizione di rischio predisponente il complicarsi delle condizioni cliniche (diabete, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche, ecc). 14 casi gravi si sono verificati in donne gravide. Tutti sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva (53 hanno necessitato del supporto ECMO – Ossigenazione Extracorporea a Membrana − e 274 sono stati intubati).

Nel 92% dei decessi (uno dei quali importato) si sono verificati in soggetti di età > di 25 anni. In 11 casi i soggetti deceduti non presentavano condizioni di rischio preesistenti e 2 donne erano gravide.


Forme gravi e decessi da influenza per Regione.

Si stima che l’attività influenzale continuerà ancora per alcune settimane.

Come in Italia, anche nel resto d’Europa si sta verificando un calo del numero dei casi; anche nel panorama europeo inoltre risulta preponderante la circolazione dei virus di tipo B.

Intensità dell’influenza in Europa, settimana 7/2018 (12-18 febbraio).

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