Da uno studio dell’ISS si è accertato che il 17,8% delle infezioni da COVID-19 in Italia è dovuto alla “variante inglese”

L’indagine, condotta dall’ISS e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali, stabilisce che in tutt’Europa c’è una circolazione sostenuta di questa variante e che, probabilmente, è destinata a diventare anche in Italia quella prevalente nei prossimi mesi.

Ad oggi la stima di prevalenza della cosiddetta “variante inglese” del virus Sars-CoV-2 in Italia è pari al 17,8% del totale delle infezioni a livello nazionale. Sono questi i risultati preliminari della ‘flash survey’ condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali.

La notizia, riportata su QUOTIDIANOSANITÀ.IT, rivela anche che l’indagine sarà ripetuta nei prossimi giorni per verificare, secondo quanto diffuso dagli organi competenti, la velocità di diffusione della nuova variante.