Lotto sospeso del vaccino AstraZeneca: per la SItI “ci vuole prudenza, ma il vero nemico è il COVID, non le vaccinazioni”.

"Bisogna adottare la giusta prudenza. Il vero nemico di questa pandemia è il SARS-CoV-2 e non la vaccinazione”. È questo il messaggio che la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha voluto veicolare a seguito della sospensione su tutto il territorio nazionale del vaccino anti-COVID19 di AstraZeneca.

L’AIFA ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei.

AIFA: sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca.

La probabilità – dichiara il Dott. Antonio Ferro, Presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) – di avere eventi avversi gravi, dopo essersi vaccinati, sono esattamente le stesse di coloro che ricevono, come ‘vaccino’, una soluzione placebo. È quello che è emerso dagli studi scientifici che hanno autorizzato i vaccini contro COVID19 attualmente in commercio. È estremamente improbabile, quindi, che si verifichino trombosi a seguito di una vaccinazione. Viene comunque tenuto tutto sotto controllo per indagare ciò che accade, procedendo anche con scrupolose verifiche del caso per analizzare ciò che è contenuto nel vaccino ed escludere il decesso a seguito della vaccinazione. I due casi che si sono verificati recentemente, molto vicini fra loro, dimostrano come il tutto non sia legato da un rapporto causa-effetto (a seguito della vaccinazione), ma molto probabilmente dalla propensione delle due persone di essere colpite da quella patologia”.

Bisogna quindi procedere adottando la giusta prudenza, ma l’auspicio della Società Italiana di Igiene è che si continuino le vaccinazioni anche con questo vaccino che è già stato somministrato a più di 8 milioni di persone con risultati di sanità pubblica straordinari e con reazioni collaterali equivalenti se non inferiori a quelle del vaccino Pfizer. Teniamo sempre ben presente che, se si dovessero mettere sulla bilancia i “rischi” derivanti dal contrarre il Coronavirus o dall’assunzione del vaccino, sarebbe sempre da privilegiare il vaccino.

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