Vaiolo delle scimmie: cosa sappiamo

In questi giornil’ECDC, l’OMS e l’ISS hanno pubblicato dei documenti in merito ai recenti casi di vaiolo delle scimmie (monkeypox) individuati in Europa.

Questo virus, individuato per la prima volta negli anni settanta, appartiene alla stessa famiglia del vaiolo umano ed è endemico in animali dell'Africa centrale e occidentale. La trasmissione avviene solitamente per contatto con animali infetti (zoonosi) mentre la trasmissione interumana è meno frequente e, solitamente, collegata ad un contatto prolungato con una persona infetta.

Attualmente sono stati riportati casi in nove paesi europei ed è stata riscontrata un’associazione tra l’infezione e i rapporti con partner multipli per cui si pensa che l’infezione possa avvenire durante un rapporto sessuale.

L’ECDC conferma che nella maggior parte dei casi i sintomi sono stati lievi per quanto alcune fasce di popolazione potrebbero essere a maggior rischio (bambini ed immunodrepressi),

Gli stati europei si sono attivati per procedere ad una identificazione precoce dei casi ed il tracciamento dei contatti.

Dove possibile si raccomanda di attuare una sequenziazione del genoma del virus per individuare il ceppo, o i ceppi, responsabili di questi focolai e di pensare all’utilizzo dei vaccini disponibili (per il vaiolo umano e per il vaiolo delle scimmie) nei soggetti a rischio come gli operatori sanitari.

In conclusione non tutto è ancora del tutto chiaro ma le istituzioni preposte (ISS, OMS, ECDC) continueranno a monitorare la situazione e pubblicheranno degli aggiornamenti quando necessario.

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Fonti / Bibliografia