Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) causa infezioni respiratorie, particolarmente gravi nei bambini molto piccoli, quali ad esempio la polmonite e soprattutto la bronchiolite. Il periodo di maggiore contagiosità è compreso tra novembre e aprile, con un picco nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.
Epidemiologia
La bronchiolite è un'infezione virale che colpisce i bronchioli, cioè i rami più periferici dell’albero respiratorio. Fino al 70% di tutte le bronchioliti dei bambini e delle bambine al di sotto dei 12 mesi di età è causata da VRS. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che a livello globale il carico di infezioni acute delle basse vie respiratorie nei bambini e nelle bambine di età inferiore ai 5 anni, sia di 33 milioni l’anno, con oltre 3 milioni di ricoveri e più di 100.000 decessi, che coinvolgono in 9 casi su 10 i Paesi in via di sviluppo.
Più a rischio sono le neonate e i neonati prematuri e i bambini e le bambine di età inferiore ai sei mesi. Tuttavia, la maggior parte dei ricoveri avviene in bambine e bambini sani nati a termine.
Anche in Italia, VRS è l’agente patogeno principalmente responsabile della bronchiolite. Sotto all’anno di età rappresenta una delle principali cause di morte e di ricovero tra tutte le infezioni respiratorie. A livello nazionale, esiste un sistema specifico di sorveglianza che monitora l’andamento delle infezioni.
Vie di trasmissione
Il VRS si diffonde da persona a persona attraverso le particelle e le goccioline rilasciate nell’aria quando una persona infetta respira, parla, tossisce o starnutisce. Il VRS può diffondersi anche quando le goccioline respiratorie si depositano su superfici che altre persone toccano. Queste persone possono infettarsi toccandosi con le mani contaminate il naso, la bocca o gli occhi. Si tratta di un mezzo di trasmissione comune per i neonati e i bambini piccoli che toccano superfici e giocattoli infetti o li mettono in bocca.
Segni, sintomi e complicanze
L'infiammazione
legata all’infezione causa inizialmente una modesta congestione del
naso con un po’ di tosse e febbre ma nell’arco di 4-5 giorni può
determinare difficoltà respiratoria, soprattutto nei bambini
piccoli. I sintomi includono tosse, naso che cola, febbre e respiro
affannoso. L’infezione respiratoria non sempre si risolve da sola
in pochi giorni e può richiedere infatti il ricovero in ospedale e
portare a complicanze anche gravi.
Il VRS circola soprattutto
tra ottobre e aprile di ogni anno.
L’infezione
da VRS nei bambini piccoli favorisce lo sviluppo di broncospasmi
ricorrenti nei primi anni di vita e rappresenta una delle concause di
sviluppo di forme di bronchite asmatica e asma in età prescolare e
scolare.
Prevenzione
È importante adottare tutti i comportamenti che riducono il rischio per la bambina e il bambino piccolo di contrarre il VRS:
• allattare al seno, se possibile. Il latte materno contiene anticorpi contro numerosi agenti infettivi e riduce il rischio di infezioni gravi da VRS e di ospedalizzazione per bronchiolite
• lavare le mani con acqua e sapone o igienizzarle con un gel alcolico prima di toccare il bambino o la bambina
• usare la mascherina in caso di raffreddore quando ci si avvicina al bambino o alla bambina. In caso di raffreddore astenersi dal baciarlo/a
• tenere lontano il bambino/la bambina da chi ha sintomi respiratori tipo raffreddore e tosse
• non fumare in casa o in presenza di bambini/bambine. Il fumo aumenta il rischio di infezioni respiratorie
• proteggere il bambino/la bambina dal VRS con una dose di anticorpo monoclonale fatta alla nascita o nei primi mesi di vita.
A partire dal 2024 è disponibile, dopo moltissimi anni di ricerca, un anticorpo monoclonale (Nirsevimab) che fornisce la protezione contro questo virus. L’anticorpo monoclonale è un farmaco che viene somministrato alle bambine e ai bambini sani durante la loro prima stagione invernale e che protegge dall’infezione. Questo anticorpo ha dimostrato di poter prevenire il 90% dei ricoveri causati da VRS.
Alcune Regioni d’Italia, ad ottobre, partiranno con la campagna di
prevenzione. Consulta i siti di VaccinarSì regionale o contatta la
tua ASL di appartenenza.
Terapia
Ad oggi non sono disponibili terapie e trattamenti specifici se non l’ossigenoterapia nei casi più gravi. Gli antibiotici o i cortisonici non sono efficaci nel curare la bronchiolite causata dal VRS. In genere si deve monitorare l’evoluzione eventualmente ricorrendo all’assistenza ospedaliera se necessario e nei casi più gravi in terapia intensiva.