Studio italiano: il pap-test negativo non esclude la presenza di infezione Hpv.

Anche in donne fino ai 26 anni, con cellule (citologia) normali al pap-test, è possibile trovare il papilloma virus.

Uno studio italiano, pubblicato su BMC Infectious Diseases, ha indagato la presenza del virus Hpv (papillomavirus umano) in circa 600 donne, tra i 16 e i 26 anni, con un pap-test normale. Il virus è stato individuato cercando il suo Dna.

Il 18 per cento delle donne sessualmente attive, ma “negative al pap-test”, è risultato positivo al virus: la positività va dal 48 per cento delle ragazze di 16-17 anni, al 16 per cento delle giovani donne di 24-26 anni. Altro dato importante è che una donna su dieci è risultata infetta da almeno un tipo di papillomavirus ad alto rischio per il tumore al collo dell’utero (il più frequente il tipo Hpv 16, per cui esiste il vaccino). Tra le donne positive, una su quattro ha un’infezione multipla, ovvero con più tipi di papillomavirus.

«Il nostro studio conferma l’importanza di vaccinare le giovani donne fino ai 18 anni, e l’utilità di estendere la vaccinazione gratuita fino ai 26 anni, cioè in tutti i primi anni di attività sessuale – concludono gli autori – Al momento della prima dose andrebbe inoltre valutata l’opportunità di eseguire un pap-test».

Fonti / Bibliografia

Prevalence of human papillomavirus in young Italian women with normal cytology: how should we adapt the national vaccination policy?